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Innova o Muori… E allora muoviti!

Ce lo spiega molto bene Charles Darwin nella sua teoria dell’evoluzione della specie: chi meglio si adatta all’ambiente che cambia, sopravvive e si evolve. Innovare è evoluzione e così come per il mondo animale e vegetale anche per quello aziendale l’obiettivo da perseguire è l’innovazione. Innovazione per esistere, non per resistere! Ogni azienda ha in sé il gene dell’evoluzione ma solo chi riesce a risvegliarlo può sperare di adattarsi al mercato che cambia e riuscire a vivere superando così la selezione naturale. Innovare dunque è la parola d’ordine.

In un mondo ormai globalizzato, dove la velocità delle transazioni economiche è pressoché istantanea, l’incertezza dei sistemi finanziari è nota a tutti gli operatori internazionali e l’interdipendenza delle aziende è all’ordine del giorno, lo standard qualitativo di ogni impresa deve garantire un alto livello di efficienza dei processi produttivi, con l’obiettivo primario di ridurre i rischi aziendali ai minimi termini. Innovazione di prodotto, ma anche di processo, devono garantire un valore aggiunto al business aziendale e, per renderlo possibile, un’azienda deve dotarsi di due qualità fondamentali: flessibilità e velocità. Flessibilità poiché l’impresa deve adattarsi ai nuovi scenari economici in continua mutazione e velocità poiché, nel contesto mondiale, non è da sola a rincorrere l’innovazione ma ha, potenzialmente, la concorrenza di tutte le altre imprese che operano sullo stesso scenario globale.

Sperimentare nuovi mercati, o creare nuovo business in mercati già esistenti, consente all’impresa “first mover” di raggiungere per prima clienti non ancora soddisfatti dall’attuale offerta e, dunque, distinguersi dai concorrenti come impresa che “sta avanti”, lasciando alle altre il difficile compito di inseguirla. In Italia le idee innovative non mancano, quello che manca è la capacità di saperle trasformare in prodotti di successo a causa delle scarse risorse a disposizione. Ma la sfida consiste anche in questo: riuscire ad innovare in tempi e costi prestabiliti.

Innovare vuol dire capire quali saranno le opportunità future del mercato e fare un’attenta stima delle minacce, ascoltare il feedback del cliente poiché l’innovazione può venire proprio dal basso, dal cliente stesso che apporta piccole modifiche al prodotto per soddisfare le sue esigenze. E così nasce un prodotto simile al vecchio ma nuovo nelle sue funzionalità.

Innovare è creare collaborazione tra le diverse aree aziendali, poiché il successo dipende anche dalla sinergia che si sviluppa tra i compartimenti aziendali nella ricerca e nello sviluppo di nuove idee. Investire nell’innovazione di prodotto e di processo, implementare nuove tecnologie, adottare strategie per ampliare il numero dei clienti sono, dunque, le chiavi per il successo di un’impresa. Ma tutto parte da un’idea nuova.

Innovare, allora, è produrre nuove idee. Ma l’innovazione va ben oltre la semplice creatività: è concretizzare tali idee in processi e prodotti nuovi, una sfida a cui nessuna azienda può sottrarsi se vuole essere competitiva nell’attuale scenario economico. Era il 2001 quando si diffuse una notizia in Internet sulla creazione di un’invenzione sensazionale: un dispositivo capace di rivoluzionare il trasporto in città, di eliminare il traffico urbano. Pochi mesi dopo fece la sua prima comparsa il Segway, una sorta di monopattino elettronico a due ruote che consentiva a chiunque di restare in perfetto equilibrio, di curvare e frenare solo con lo spostamento del corpo. Il suo inventore, Kamen, ebbe questa magnifica intuizione dopo che, nel 1999, la sua società Deka Research impegnata nel campo dei dispositivi medici, introdusse una sedia a rotelle all’avanguardia, dotata di un sofisticato dispositivo di bilanciamento che gli consentiva di salire e scendere le scale e affrontare qualsiasi tipo di terreno, anche i marciapiedi in città. Il successo del Segway è oggi noto a tutti.

E allora non restare solo un sognatore diventa un sognatore con la volontà di fare: sogna, crea, innova!

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